C’era un tempo
in cui il pane era di sale
e l’acqua di secchio;
quando i piedi nudi
battevano polverosi selciati
lungo le terre del sudore.
Quando l’attesa non dava risposte
o solo quelle anelate
nella stagione del fieno.
Allora era intenta la fatica
a soggiogare le nostre vite amorfe,
fanciulli rubati alla leggerezza.
Nell’opaco di sera, la marra
sulla spalla del padre
era il vessillo lucente
che ci guidava al casale.
La preghiera rimaneva con noi
e Dio a ogni passo sorrideva.